Ancora disagi sulla metropolitana: ieri sera, intorno alle 19, sulla tratta Laurentina-Rebibbia Conca d’Oro, per non spiegati motivi, la linea proponeva una corsa contro le tre in arrivo dalla parte opposta. Questa mattina, alle 9.00, a causa di un assorbimento straordinario di energia elettrica – si legge in una nota dell’ATAC – sono scattati i sistemi di sicurezza che in automatico hanno tolto l’alimentazione alle sottostazioni comprese tra termini e bologna. Risultato: metro B1 bloccata e passeggeri, giustamente, arrabbiati, vista la cronica mancanza di informazioni. La nota dell’ATAC ci mette al corrente di tre cose: la prima e’ che e’ stato approntato un servizio navetta composto da 90 vetture. La seconda e’ che la rialimentazione della linea e’ avvenuta alle 9.46. La terza e’ che il guasto era imprevedibile. Sulla terza comunicazione sorge un dubbio: il guasto imprevedibile, infatti, e’ avvenuto su una infrastruttura la cui vetusta’ e’ stata piu’ volte illustrata dalla stessa ATAC e che necessiterebbe di rilevanti investimenti per essere ammodernata.
Cioe’: l’ATAC sa che sulla linea ci sono delle condizioni di “vetusta’”, cosi’ le chiama azienda, ma non si aspetta che tali condizioni possano portare a disservizi o interruzioni di linea. La spiegazione e’ preoccupante: si conoscono i rischi di una situazione ma non se ne prevedono le conseguenze. E’ come ritenere imprevedibile il crollo di un ponte che mostra crepe e voragini ogni metro per due. Nel Paese in cui ai politici si regalano le case a loro insaputa un ragionamento del genere puo’ anche sembrare normale: il dramma e’ che a farle le spese pero’ sono sempre gli stessi, ossia gli utenti del trasporto pubblico, che per l’ennesima volta ingoiano, impotenti: sulle banchine del metro’ ormai non e’ raro vedere gente che sgrana il rosario o fa le corna appena entra; qualcuno arriva ad osare la sfuriata con i malcapitati ex carabinieri in congedo posti a presidio delle stazioni. L’ATAC, che nel frattempo ha nominato una commissione d’indagine interna per approfondire le cause che hanno determinato il guasto, manco si scusa. E per fortuna che non pioveva.