Se qualcuno ha ancora qualche dubbio sulla natura del Partito Antidemocratico, su i suoi peccati originali e sul suo modus operandi in qualsiasi attivita’ istituzionale sino all’ultima nefandezza, quella cioe’ di tentare di eleggere, assieme al partito del Cavaliere, un rottame dall’irrilevante spessore politico, oggi non puo’ piu’ averne. E’ lecito affermare, o per quanto mi riguarda ribadire, che senza questi personaggi alla guida o nelle fila del Partito Antidemocratico (ma anche precedentemente), il “male assoluto” rappresentato dal Cavaliere e compagnia non sarebbe potuto durare cosi’ tanto: Berlusconi esiste e prospera solo grazie al centrosinistra. Questa storia, una storia d’amore, va avanti ininterrottamente da vent’anni, in maniera talmente evidente da indurre a credere che realmente, l’Italia, e’ un Paese, oltre che di Santi e inventori, di cretini.
Cretini che ancora credono, o fanno finta di credere perche’ dipendenti (e ricattati) dalle fortune o sfortune politiche del centrosinistra, che Partito Democratico et sodali possano governare il Paese secondo il criterio del buon senso. La candidatura, ma soprattutto la testardaggine nel voler imporre Franco Marini alla presidenza della Repubblica, dimostrano che i vertici del Partito Democratico se ne fregano ampiamente degli interessi del Paese: serve un garante della situazione, qualcuno che perpetui e anestetizzi l’Italia e gli italiani, alla merce’ delle banche, italiane e estere, e dei cialtroni che l’hanno portata a divenire un Paese triste. Un Paese in cui questi politici-nobili di fatto, entrando nelle loro auto blu, possano sorridendo continuare a dirci ‘perche’ io so io. E voi non siete un cazzo’.