I Flop-manager

«Credo che a causa del tetto faremo fatica a trovare professionalità di alto livello». Così parlo Bellavista, anzi no, il premiero Morti, riguardo i flop manager dell’amministrazione pubblica: gente – si, è chiaro, è sempre la soilta – che si becca all’anno stipendi clamorosi per passare carte, parlare al telefono, leggere discorsi noiosissimi fatti da altri e, ovviamente, prendere aperitivi.

Nessun top manager della pubblica amministrazione ha il proprio compenso vincolato ai risultati: fa bene o fa male, i soldi li prende ugualmente, sporchi e subito, tutti sulll’unghia. Non importa se la società pubblica che guida faccia indiscriminatamente milioni di euro di debiti oppure assuma personale raccomandato in eccesso. E ci mancherebbe altro a dare la colpa a questi scorreggioni capaci, eventualmente, di praticare tagli quando le cose vanno male.

Eppure il Premiero che non deve chiedere mai si interroga, dubbioso, sulle difficoltà che società e amministrazioni pubbliche avranno per trovare manager di “spessore”. Vorrei vedere una lista di questi grandi ed efficienti manager che l’Italia perderebbe se realmente non guadagnassero più gli stessi soldi che guadagnano oggi: io credo che resterebbero ben incollati alle loro poltrone perché le aziende pubbliche e la pubblica amministrazione non ha fatto altro, negli ultimi 30 anni, che creare posti di lavoro per raccomandati e spendere indegnamente il denaro della collettività.

Un esempio calzante? i presunti top manager della nostra ex compagnia aerea di bandiera, divenuta tale dopo 30 anni di gestione allegra: una vera e propria festa durata decenni, pagata tutta dai cittadini. Centinaia di miliardi pagati dagli itagliani

Chi sarebbero i top manager italiani? Fuori i nomi per cortesia perché nel pubblico sono ben nascosti mentre nel privato non sono mai esistiti: senza le iniezioni dello Stato tutta questa gente mediocre plurilaureata che parla di industria, investimenti e crescita non è capace neppure di comprare il caffé alla macchinetta.

Lascia un commento