Ok Santoro. Però

Considerando tutto ciò che si è visto in tv dal momento che ha lasciato la RAI per dare vita al progetto di Servizio Pubblico, ieri sera la prima puntata del nuovo talk condotto dalla premiata ditta Santoro ha indubbiamente colmato un vuoto. A Santoro si deve riconoscere, dopo la puntata di ieri, di essere riuscito là dove molti avevano fallito: e cioè voltare le spalle ai grandi network e realizzare la propria trasmissione come gli pare. E non è poco.

Tuttavia credo che, ad un ben determinato punto della trasmissione, Santoro abbia capito di aver commesso un errore. Il momento a cui mi riferisco è quello in cui ha preso la parola la ragazza precaria incazzata (moretta con i capelli corti di cui purtroppo non ricordo il nome) che ha, contrariamente a tutti gli altri blasonati ospiti presenti, centrato il problema attuale dell’Italia. Che è anche, ma non esclusivamente, politico.

Che in parlamento e nei consigli regionali (si, in minuscolo) siedano dei grandi cialtroni credo sia ormai certificato. E credo che, alle prossime elezioni, chi avrà ambizioni di governo dovrà fare necessariamente una enorme opera di pulizia. Questo però lo sapevamo. Il pedinamento a Scajola e le rivelazioni rubate a Razzi hanno certamente aggiunto ulteriore disgusto nei confronti della classe politica. Tuttavia, al di là dell’ovvio prurito suscitato, non sorprendono più di tanto.

Sorprende invece che a centrare il punto della questione sia stata quella ragazza che ha indicato nella politica il “braccio armato” dei poteri economico finanziari che dettano legge in Europa e che fanno capo alla BCE: poteri che vogliono costringere i cittadini d’Europa ad avere meno diritti e garanzie, a svendere il patrimonio pubblico, a cancellare il sistema previdenziale e a privatizzare i servizi pubblici. Il tutto innaffiato di un debito che di anno in anno si gonfia.

Santoro, che non è un cretino, ha capito e invece di interrompere un intervento che sembrava sul punto di degenerare in una rissa, seppur solo verbale, l’ha lasciata parlare intuendo che il dibattito sulla classe politica è finito, non c’è più nulla da dire. Non dipendono realmente da loro le sorti dell’Italia. Sono solo dei miserabili che vogliono fare i paraculi, nient’altro. La grande partita la gioca chi li manovra. E cioè chi li costringe ad accettare le risoluzioni della BCE etcetera etcera. Molti di coloro che stanno in parlamento non sanno neppure i danni che stanno facendo: sono dei piccoli ladri e come tali vogliono vedere un po’ di soldi, mettersi al sicuro e basta. Non è dall’attuale politica che si possono trovare le risposte che cerchiamo per uscire fuori da questa “crisi”.

Se Santoro lo ha capito realmente, giovedì prossimo vedremo un’altro Servizio Pubblico. Altrimenti vedremo il solito, per quanto gradevole e televisivamente appagante, grattatoio.

p.s. la classe politica italiana fa schifo. Si, vabbè, qualcuno si salva. Pochissimi. Meno dell’1%. Non si abbia paura di sacrificarli se, come è sempre successo, per salvare loro si salva un 99% di schifosi. Capito De Magistris?

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