Questo tizio che fa l’esposto

Ho da poco letto su Repubblica l’iniziativa di questo tizio che avrebbe presentato un esposto alla Procura della Repubblica contro Paolo Bolognesi, il Presidente dell’Associazione delle vittime del 2 agosto. Che da 31 anni aspetta, insieme alle famiglie delle vittime che rappresenta, che qualcuno – perché qualcuno ci deve essere – gli spieghi chi, grazie all’aiuto di chi, ha piazzato quei 23 chili di esplosivo nella sala d’aspetto della stazione di Bologna.

C’è quell’orologio fermo, alla stazione di Bologna. Com’è noto, è fermo alle 10.25 Ho una sensazione strana quando lo guardo. Cattura tutta la mia attenzione, non sento bene i rumori che mi circondano, mi sembra di avere dell’ovatta nelle orecchie. E’ una brutta sensazione, di smarrimento. La provo ogni volta che vado a Bologna e ogni volta che la provo, penso ai famigliari delle vittime. Di quanto deve essere assordante quel silenzio. Di quanta rabbia, delusione e sconforto devono ingoiare da più di 30 anni.

E oggi leggo di questo tizio che dall’alto del suo nulla si permette di censurare (e presentare l’esposto di cui sopra) le parole del presidente del’associazione 2 agosto perché, durante l’ultima commemorazione della strage, avrebbe delegittimato “in modo inconfutabile lo Stato e le istituzioni democratiche”, violando – perbacco! – l’articolo 290 del Codice Penale (“Vilipendio della Repubblica, delle assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte Costituzionale o l’Ordine Giudiziario”).

Questo tizio, nel suo esposto, sostiene che “Certe affermazioni non possono essere tollerate, pena il venir meno della credibilità delle istituzioni medesime. Non è in questione il diritto di critica a qualunque livello e da chiunque espresso, che io pure ho esercitato in varie occasione e che non nego a nessuno, bensì atteggiamenti potenzialmente eversivi dell’ordine democratico che mirano a delegittimare i principi fondamentali dello Stato e della democrazia rappresentativa”.

Per questo tizio, insomma, “non si può dire che sostanzialmente lo Stato è mandante o spettatore passivo di stragi”.

Come si permette, questo tizio, di sostenere questa tesi? Come osa, questo tizio?

Ci vuole veramente poco per documentarsi anche soltanto minimamente sulla strage di Bologna e capire quanto tutto sia vergognoso: dalle indagini partite dalla parte sbagliata (lo scoppio della caldaia!!!!!!!!!) ai depistaggi fino ai processi che non hanno chiarito ciò che da 31 anni le famiglie delle 85 vittime (e dei 200 feriti e mutilati) hanno il diritto di sapere: CHI c’è dietro.

Lo Stato italiano, e chi lo rappresenta oggi come 31 anni fa, dovrebbe chiedere scusa ogni giorno a queste persone. Ogni giorno che passa è un giorno di vergogna per lo Stato Italiano: perché lo Stato ha il dovere di proteggerci e tutelarci. E nella strage di Bologna lo Stato italiano non ha protetto né tutelato.

Punto e vergogna.

E invece questo tizio si permette addirittura di fare un esposto.

Questo tizio.

Si vergogni.

Questo tizio.

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