Il buio oltre la Riomma e la Lazzie

Da Roma Capitale a Roma Fallimentare: nel giro di due lustri molte delle società sportive capitoline sono passate dalle stelle alle stalle tra l’indifferenza di un pubblico difficile da fidelizzare e manager più che improbabili. partiamo dal rugby. Nonostante gli sforzi per rendere questo sport sempre più popolare, la palla ovale in italia resta più una questione tra appassionati che una realtà vera e propria: nonostante i buoni exploit della nazionale, che riescono a mantenere un seguito più che dignitoso, a livello di club gli sforzi economici puntualmente non vengono ripagati. E le cose si mettono male.

Come per il Rugby Roma, 81 anni di storia, 5 scudetti e 240mila euro di debito. Spicci, se consideriamo gli stipendi medi dei calciatori della serie A del calcio, ma che però nessun imprenditore romano è disposto a ripianare. e così la roma rugby rischia il fallimento perché la federazione vuole maggiori garanzie. che non arriveranno, almeno in tempi brevi. Anche l’Eurolega di basket voleva garanzie per riammettere la virtus roma tra le big del continente: manco per sogno. E così il presidentissimo Toti ha dovuto mandare giù l’ennesimo boccone amaro dopo l’addio di Giachetti e il ‘gran rifiuto’ di Gigli. Sarà un’annata molto difficile per la virtus, che dopo le facili, e infruttuose euforie degli anni scorsi si prepara ad affrontare un campionato dalle meste aspettative. altra squadra, stessa tristezza: dopo aver sfiorato la promozione in serie b l’Atletico Roma è stato escluso dalla Lega Pro ed è in attesa dell’esito del ricorso. Lo scenario è imbarazzante, soprattutto se si pensa alla candidatura di Roma per le olimpiadi del 2020: una città che è troppo attenta al calcio e troppo distratta nei confronti di tutto il resto, figuriamoci delle altre discipline sportive.

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