Marte, 13 dicembre 2160, stazione di More, Itaglia. Ieri sono stato al centro commerciale, in questo momento guardo la diretta dal Senato per la fiducia/sfiducia al Premier. Al di là della sensazione di tristezza che mi peravde per aver fatto in due giorni due cose realmente miserabili, mi sono accorto che sia ieri che oggi mi sembra di avere a che fare con i morti. Solo che ieri vagavano con gli occhi fissi e sembravano mossi da desideri che neppure loro sapevano come soddisfare; oggi stanno seduti in un’aula e dicono le bugie, uno dietro l’altro.